Il secondo conflitto mondiale provocò numerose ferite al patrimonio artistico italiano. Anche Orvieto ed il suo prezioso Duomo rischiarono una totale distruzione nel 1944 ad opera dei bombardamenti alleati e dai tedeschi in ritirata. Ma grazie alla lungimiranza e la sensibilità di alcuni uomini (il Ten. Col. Lersen ed il Vescovo mons. Pieri), Orvieto fu dichiarata il 14 giugno 1944 “città aperta“. La saggezza vinse la follia e il Duomo fu riconsegnato all’Umanità perché lo salvaguardasse alle generazioni future come patrimonio inviolabile e simbolo dell’arte universale. Nel 1948 la facciata, rimosse le protezioni antiaeree in tufo a tutela dei bassorilievi tornò a splendere nel panorama unico del tempo della bellezza e della memoria.
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