Recuperata la Carrozza dei Priori. Al Teatro dell’Unione, in attesa del restauro
Nella Città dei Papi, è storia nota. E di un pezzo ritrovato di storia cittadina i viterbesi parlano con affetto, ora che la settecentesca Carrozza dei Priori è stata recuperata. Dell’antico mezzo di trasporto donato nel XVIII secolo dai Conservatori di Roma ai Magistrati di Viterbo ed utilizzato fino agli inizi del ‘900 per le solenni uscite istituzionali dei notabili dell’epoca, precedute da una corte di cappe nere in raso e oro, staffieri e trombettieri e da un simbolo del potere come la mazza d’argento, infatti, non si aveva più traccia.
Era dicembre 2014 quando la carrozza – non senza controversie – veniva smontata e portata via dalla sua collocazione originaria, ovvero la Sala della Madonna della Quercia, a Palazzo dei Priori, di fronte alla Cappella Palatina, nella stanza attigua alla Sala Regia, dove si trovava da almeno vent’anni per fare spazio all’allestimento della mostra bimestrale dedicata a “Sacro e Profano. Capolavori tra il ‘400 e il ‘700”. Destinazione: un magazzino comunale in località Monterazzano, lungo la Strada Tuscanese, dove sono conservati anche i pezzi di cinque Macchine di Santa Rosa.
La prospettiva era quella di inviarla al Museo delle Carrozze di Piacenza, fra i più prestigiosi d’Italia, non solo per la varietà e ricchezza dei pezzi presenti, ma soprattutto per la loro integrità . Un’ipotesi che, per la verità , non ha mai convinto tutti, del tutto. In ogni caso, il cellophane che negli ultimi quattro anni l’ha coperta non ha impedito l’accumularsi di polvere e guano di piccione. A questa fine ingloriosa si è opposto l’attuale vicesindaco di Viterbo, Enrico Maria Contardo, sua la delega al bilancio, che nelle pieghe di quest’ultimo è riuscito a reperire i fondi necessari al restauro.
Gli interventi, a cura del personale specializzato che ha a che fare anche con le carrozze del Palazzo del Quirinale, interesseranno sia le decorazioni in stoffa distaccatesi, sia alcune parti lignee deteriorate dal tempo. Non appare particolarmente compromessa la tappezzeria interna. Un primo intervento di ripulitura è stato propedeutico al trasporto verso una sede più dignitosa – dove la Carrozza dei Priori resterà in esposizione un po’ di tempo a beneficio di chi se la ricordava e di chi non ha mai avuto il piacere di vederla – ma, a quanto pare, non in maniera definitiva.
Nella mattinata di mercoledì 31 ottobre, intanto, il personale della ditta viterbese “Grazini Traslochi†– la stessa che l’aveva trasportata all’andata – dopo averla opportunamente imballata, ha prelevato la protagonista dal capannone per portarla – come in una favola, nel giorno delle zucche – in Piazza Verdi, nel Foyer del Teatro Comunale dell’Unione, dove è stata rimontata e dove la berlina di gala della magistratura viterbese, sottoposta a restauro già una ventina d’anni fa dal Comune che ne è legittimo proprietario, farà bella mostra di sé.
Per dirsi veramente “a casa”, però, bisognerà attendere i lavori di restauro del Piano Terra di Palazzo dei Priori che, secondo gli annunci, inizieranno a breve. In una parte sotto i portici, troverà posto la Pinacoteca. In un’altra, si sta valutando di esporre in maniera museale permanente la carrozza, magari insieme alle divise storiche del personale del Comune. Abiti originali, risalenti al 1850. E al mantello del postiglione che nel XIX secolo guidava la carrozza.
Restaurato nel 2008 da “Tessili Antichi”, l’azienda viterbese che si occupa del restauro e della conservazione del patrimonio artistico italiano, il prezioso tessuto è attualmente custodito dalle suore nel vicino Monastero di Santa Rosa.
Dal canto suo, l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giovanni Arena appare più che mai intenzionata a ridare dignità alle numerose testimonianze storiche e artistiche di cui Viterbo dispone. Quanto basta per far salire la Città dei Papi in carrozza.
Foto: Grazini Traslochi
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