Perugia e Orvieto si candidano a patrimonio Unesco con altre sei città etrusche

La decisione durante un convegno. Oltre alle due umbre ci sono Volterra, Marzabotto, Piombino, Formello, Tarquinia e Arezzo

L’arco etrusco di Perugia

Perugia e Orvieto capofila di un otto città etrusche che si candidano a patrimonio Unesco. Oltre alle due umbre, ci sono Volterra, Marzabotto, Piombino, Formello, Tarquinia e Arezzo.

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La decisione è arrivata stata presa durante un convegno a Palazzo dei Priori di Volterra.

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Il progetto Si tratta di un progetto, dal titolo “Spur – Città etrusche” e nato nel gennaio 2017, che coinvolge la città di Volterra, le due città capofila, Perugia e Orvieto, e che si estende anche ad altri luoghi che ancora oggi sono simbolo e testimonianza della presenza di questa importante civiltà, ovvero Marzabotto, Piombino, Formello, Tarquinia e Arezzo.

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Mura di Perugia e Santuario di Orvieto Obiettivo di questa candidatura sinergica è la creazione di una strategia condivisa, di una messa a sistema in cui ogni città possa far confluire il proprio patrimonio culturale specifico, che per Volterra è l’Acropoli, per Perugia sono le mura, per Orvieto è il Santuario Federale.

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Marzabotto si distingue invece per la sua pianificazione urbana, Piombino per la produzione di metallo, Formello per il Sacro, Tarquinia per il porto e Arezzo per il tempio teatro, tra l’altro l’unico rimasto.

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«Puntando sugli Etruschi – spiega il sindaco di Volterra, Marco Buselli – puntiamo sulle nostre radici e sul dna della nostra città e del territorio. La candidatura a rete recupera una dimensione ancora più importante, sicuramente di livello interregionale».

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